Il progetto medoc si pone l’obiettivo di guidare l’azienda nella pianificazione, documentazione ed implementazione del sistema per la gestione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, in conformità ai modelli validati, adattati secondo le esigenze aziendali.
La necessità di tutela della salute e della sicurezza dei cittadini nelle attività professionali e nella vita civile nasce da una crescente sensibilizzazione dell’opinione pubblica al tema della sicurezza e della salute ed è una doverosa risposta ad una delle tante emergenti domande di qualità “sociale”.
È pertanto naturale che gli input di riferimento provengano dalla legislazione europea (Direttiva 89/391) e nazionale (D.Lgs. 81/2008).
Tuttavia bisogna sottolineare che le sole misure “tecniche” previste dalla legislazione sono introdotte in una logica “impositiva” e possono risultare insufficienti, o addirittura inefficienti, qualora non siano inserite in un contesto di scelta consapevole ed impegno spontaneo di tutti i soggetti interessati, caratteristico dell’approccio volontario alla qualità, elidendo in tal modo, la necessità di una minaccia contravventoria incombente.
In Italia l’importanza sociale di tali norme volontaristiche è stata recepita dalle Parti Sociali che hanno prodotto un apposito documento (Linea Guida INAIL-ISPESL-UNI-Parti Sociali “Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro – guida alla implementazione”, 2001) che costituisce un valido aiuto per le imprese che intendono volontariamente adottare un sistema di gestione della sicurezza.
In ambito internazionale, sono stati sviluppati strumenti volontari impostati in un’ottica di gestione per il miglioramento e basati sulla consapevolezza, l’impegno e la partecipazione delle risorse umane coinvolte. Tra questi, il documento normativo OHSAS 18001 – l’ultima edizione applicabile è del 2007 - che, a differenza della Linea Guida INAIL-ISPESL-UNI, permette di ottenere il riconoscimento, da parte di un Ente di Certificazione accreditato, della conformità del sistema di gestione aziendale alla norma di riferimento.
La stessa legislazione nazionale, attualmente in vigore, è intervenuta con l’art. 30 del D.Lgs. 81/2008:
1). Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale per l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi:
2). Il modello organizzativo e gestionale di cui al comma 1 deve prevedere idonei sistemi di registrazione dell’avvenuta effettuazione delle attività di cui al comma 1.
3). Il modello organizzativo deve in ogni caso prevedere, per quanto richiesto dalla natura e dimensioni dell’organizzazione e dal tipo di attività svolta, un’articolazione di funzioni che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello.
4). Il modello organizzativo deve altresì prevedere un idoneo sistema di controllo sull’attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. Il riesame e l’eventuale modifica del modello organizzativo devono essere adottati, quando siano scoperte violazioni significative delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all’igiene sul lavoro, ovvero in occasione di mutamenti nell’organizzazione e nell’attività in relazione al progresso scientifico e tecnologico.
5). In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui al presente articolo per le parti corrispondenti. Agli stessi fini ulteriori modelli di organizzazione e gestione aziendale possono essere indicati dalla Commissione di cui all’articolo 6.
6). L’adozione del modello di organizzazione e di gestione di cui al presente articolo nelle imprese fino a 50 lavoratori rientra tra le attività finanziabili ai sensi dell’articolo 11.
Il Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) è la parte del Sistema di gestione generale che agevola la gestione dei rischi associati all'attività di un'organizzazione. Questo comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi, le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la politica per la salute e per la sicurezza sul lavoro.
L’adozione di un tale sistema favorisce la naturale osservanza della legislazione vigente, semplificando di fatto la “vita” delle imprese stesse.
Un SGS è finalizzato a garantire il raggiungimento degli obiettivi di salute e sicurezza che l’organizzazione si è data in un’efficace prospettiva costi/benefici.
Tale sistema, infatti, si propone di:
Il funzionamento di un SGS è rappresentato dalla ruota di Deming, di seguito riportata ed i cui elementi sono descritti in relativa tabella.
Nella ciclicità del SGS è insito il miglioramento continuo.
Un SGS per essere efficiente deve essere implementato e definito sulla realtà dell’Organizzazione, considerando gli effettivi margini di miglioramento della sicurezza che devono però conciliarsi con le norme cogenti in materia.
I contenuti delle fasi possono essere più o meno complessi in ogni singola azienda o unità produttiva in funzione di:
Le sequenze esemplificative e generalmente applicabili delle fasi, quando il SGS è a regime,sono:
PLAN: Partendo dall’analisi e valutazione dei rischi correlati alle attività svolte, l’Azienda definisce una Politica per la sicurezza e pianifica le azioni per raggiungere gli obiettivi prefissati.
DO: Consiste nell’attuazione e nel funzionamento delle azioni pianificate secondo le tempistiche definite dalla pianificazione.
CHECK: Consiste nella verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati e nell’apertura di azioni correttive in risposta ad eventuali difformità rispetto a quanto stabilito dalla pianificazione.
ACT: Consiste nel riesame e nella riedizione della Politica della sicurezza e/o della pianificazione per recepire gli obiettivi raggiunti e le difficoltà incontrate nei precedenti step. Tale fase rappresenta il punto di arrivo del ciclo PLAN-DO-CHECK-ACT.
Sono definiti modelli di gestione aziendale atti a garantire quanto sopra detto:
- LINEE GUIDA ISPESL – UNI – INAIL
Le Linee Guida UNI-INAIL sono un valido strumento di aiuto nella definizione di un sistema di gestione SGS. Costituiscono un modello semplificato che, però, non esclude che possa essere adottato e mantenuto attivo con buoni risultati.
Tuttavia non può essere considerata una norma o una specifica tecnica da utilizzare a scopo di certificazione di parte terza.
- OHSAS 18001:2007
La specifica OHSAS 18001 rappresenta uno strumento organizzativo che consente di gestire in modo organico e sistematico la sicurezza dei lavoratori senza sconvolgere la struttura organizzativa aziendale. L’OHSAS 18001 consente di ottenere il riconoscimento della conformità del proprio SGS implementato in Azienda alla norma di riferimento, attraverso la certificazione rilasciata da parte di un Ente terzo, con validità internazionale.
MEDOC supporta e guida le imprese privilegiando il modello organizzativo OHSAS 18001:2007 con le integrazioni richieste dall’art. 30 del D.lgs. 81/08 per la creazione di un MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE ai sensi del D.Lgs. 231/01 per quanto riguarda gli aspetti di salute e sicurezza nonché degli aspetti ambientali.
Per informazioni di carattere tecnico si prega di contattare i tecnici di Igiene e Sicurezza Dott. Federico Ricci e Dott.ssa Annamaria Di Giovanni - (e-mail: sicurezza@medoc.it)
Per informazioni di carattere commerciale si prega di contattare il Resp. Commerciale MEDOC Dir. Susanna Schiavone - (e-mail: commerciale@medoc.it)
PECOB: Portal on Central Eastern and Balkan Europe - University of Bologna - 1, S. Giovanni Bosco - Faenza - Italy
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