L’Italia e’ stata fra i primi membri della Comunita’ Internazionale ad aver stabilito relazioni diplomatiche con la Bosnia Erzegovina, aprendo la propria Ambasciata a Sarajevo il 6 novembre 1996. Dall’aprile 1994 l’Italia era gia’ presente sul territorio bosniaco con una prima rappresentanza diplomatica (nella forma di Delegazione Diplomatica Speciale).
Sin d’allora la diplomazia italiana si e’ fortemente impegnata sia sul fronte della stabilizzazione del Paese che in favore dei processi di integrazione alle strutture europee ed euro-atlantiche della Bosnia Erzegovina in tutti i fori internazionali piu’ importanti.
L’Italia e’ impegnata per la stabilizzazione del Paese, anche sul piano militare, con un contingente di circa 240 militari italiani nell’ambito della missione UE Eufor-Althea e tramite un contributo nelle posizioni di commando, oltre che di Eufor, delle missioni NATO e EUPM (European Police Mission - missione civile nel quadro della PESD).
Il paese e’ inoltre un forte sostenitore e promotore di organizzazioni regionali e di iniziative regionali a supporto della stabilizzazione della Bosnia Erzegovina e dei Balcani Occidentali nel loro complesso, quali l’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI) e l’Iniziativa Centro Europea (InCE).
Oltre all’impegno multilaterale, l’Italia e la Bosnia Erzegovina vantano una eccellente collaborazione bilaterale. Nel periodo dal 1992 al 2007 la Cooperazione Italiana ha sostenuto progetti di sviluppo per un importo pari a 212 milioni di Euro. Nel 2008 l’Italia e’ stata il quarto partner commerciale della Bosnia Erzegovina (quarto fornitore, secondo acquirente) con un interscambio complessivo di 1,2 miliardi di Euro. Il nostro Paese risulta fra i primi dieci Paesi investitori in Bosnia Erzegovina. Le relazioni culturali sono in forte espansione e rappresentano una priorita’ nella politica estera di entrambi i Paesi. Gli eccellenti rapporti bilaterali sono testimoniati dalla frequenza e dal livello delle visite bilaterali fra i due Paesi.
Inoltre, l'Ambasciata promuove le relazioni culturali con la Bosnia Erzegovina in diversi settori, tra i quali la diffusione della lingua italiana, l'assegnazione di borse di studio e l'organizzazione di eventi, allo scopo di incoraggiare e sostenere un processo di scambio durevole e continuo nel settore dell’educazione e nel più ampio panorama culturale bosniaco.
In particolare, l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata promuove l’insegnamento e la diffusione della lingua italiana a diversi livelli, assegna borse di studio, contributa a progetti editoriali, e patrocina e promuove eventi culturali.
L'Italia fornice supporto alla Bosnia Erzegovina attraverso La Cooperazione Italiana allo Sviluppo. La Cooperazione è presente in Bosnia Erzegovina dal 1992, anno di inizio del conflitto nel Paese, quando furono avviati i primi interventi di emergenza per l’assistenza sanitaria e logistica ai profughi e ai feriti. Dopo la firma degli Accordi di pace di Dayton nel novembre 1995 la Cooperazione Italiana si è concentrata sui settori della ricostruzione e dello sviluppo economico, coordinando i propri interventi con quelli delle Organizzazioni internazionali e degli altri Paesi donatori, stabilendo nel 1997 una Unità Tecnica Locale (UTL) a Sarajevo. Nel novembre 2005 la Bosnia Erzegovina ha iniziato il proprio percorso verso l’adesione all’Unione Europea con l’avvio dei negoziati per l’ Accordo di Associazione e Stabilizzazione (ASA), firmato nel giugno 2008. Dal 2005, la Cooperazione Italiana svolge assistenza tecnica e iniziative di sensibilizzazione, rivolte ad operatori locali e italiani interessati alle potenzialità offerte dal processo di integrazione europeo.
Oltre che essere un'ambasciata, loro offrono servizi ed avvisi consolari.
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PECOB: Portal on Central Eastern and Balkan Europe - University of Bologna - 1, S. Giovanni Bosco - Faenza - Italy
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