di: Dr Saverio Francesco Massari
pp: 47
ISSN: 2038-632X
L’approccio alla stabilizzazione del quadrante balcanico ha visto come strumenti operativi i Trattati internazionali che hanno tentato di ricomporre lo scenario post bellico e le iniziative di cooperazione regionale. Questi due strumenti, pur avendo avuto dei risultati, hanno tuttavia mostrato limiti e incoerenze d’approccio tra tentativi di rinvenire soluzioni complessive a livello d’area e fughe in avanti sulla base di cooperazioni ristrette o bilaterali. Il processo d’integrazione verso l’Unione Europea e l’applicazione del principio di condizionalità ha, secondo alcuni, complicato ulteriormente le relazioni regionali acutizzando le differenze tra i protagonisti che si trovano in posizioni molto diverse rispetto ai livelli richiesti da Bruxelles. In questo scenario si colloca il Trattato che istituisce la Comunità Energetica del Sud Est Europa, un Trattato che sembra avere dei tratti distintivi e che potrebbe favorire forme virtuose di cooperazione.
Cooperazione regionale, Balcani, Comunità energetica del Sud Est Europa, Trattati internazionali, Unione Europea
Premessa. I Trattati e gli strumenti di cooperazione: due aspetti di sensibilizzazione dei fattori cruciali nella strategia politica per la stabilità
1. Cooperazione e supporto alla pace. Il ruolo dei Trattati di pace nei Balcani: limiti e nuovi approcci
2. Gli strumenti di stabilizzazione cooperazione economica: favorire i collegamenti strutturali tra approccio bilaterale, multilaterale e condizionalità
3. Il principio di Condizionalità: differenziazione e antagonismo regionale
4. Conclusioni
Bibliografia
Autore
PECOB: Portal on Central Eastern and Balkan Europe - University of Bologna - 1, S. Giovanni Bosco - Faenza - Italy
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