di Saverio Francesco Massari
Probabilmente, il più ambizioso progetto che attualmente il governo turco persegue è quello del potenziamento della rete ferroviaria del Paese.
Gli obiettivi definiti nella pianificazione sono eloquenti; entro il 2023, anno del centenario della fondazione della Repubblica, ci si propone di realizzare dieci mila nuovi chilometri di linee ad alta velocità, quattro mila chilometri di rotaie convenzionali ed elettrificare ed ammodernare l’intera dotazione infrastrutturale del Paese per farle raggiungere ventisei mila chilometri di rete altamente efficiente ed operativa.
Il soggetto incaricato della gestione del piano è l’Autorità del settore T.C.D.D. che ha ricevuto finanziamenti per quarantacinque miliardi di dollari da spendere in dieci anni per il raggingimento degli obiettivi.
L’Autorità è quella che si occupa di bandire le gare di affidamento dei lavori e di valutare le domande pervenute.
Attualmente, il sistema ferroviario turco rappresenta forse l’anello più debole della dotazione infrastrutturale del Paese, essendo molte delle sue linee ancora a binario unico e non elettrificate: il forte radicamento del settore aereonautico e l’ottima dotazione aereoportuale ha, infatti, sin ora almeno, dirottato il traffico passeggeri interno, distraendolo dal trasporto su rotaia. Ciò è vero anche relativamente ai trasporti merci, preferibilmente eseguiti su gomma o anche per via marittima.
L’intendimento del governo è quello di invertire la tendenza rendendo nuovamente attraente il settore ferroviario che, con le linee ad alta velocità e il restyling delle più importanti stazioni, potrebbe diventare concorrenziale ed efficiente, sia sul versante passeggeri che merci.
A tal proposito, nel piano di investimenti è prevista la creazione di scali merci e centri logistigi che dovranno porsi quali veri e propri punti nodali di interscambio tra le varie modalità di trasporto, arrivando cosí a coprire efficacemente l’intera area nazionale e gli scambi con l’estero.
Infatti, parte integrante del piano di rafforzamento infrastrutturale delle ferrovie è la consapevolezza del ruolo strategico di connessione che la Turchia naturalmente assume negli scambi commerciali tra ovest ed est: potenzialmente, infatti, la Truchia si pone quale snodo esclusivo per il collegamento terrestre dell’Europa all’Asia e al Medio Oriente con un potenziale di merci trasportabili lungo la rotta che porta alla Cina di diverse decine di miliardi di dollari.
Parte di questo concettuale ponte di collegamento tra est e ovest si è già realizzato con la congiunzione fisica del continente europeo a quello asiatico: il passaggio ferroviario “Marmaray”, che corre sotto il Bosforo, ha già battuto il record del tunnel sottomarino più profondo del mondo e si appresta a diventare uno dei nodi più trafficati.
Se il trasporto merci ha dunque grande rilevo, non secondario è il trasporto viaggiatori ad alta velocità: la realizzazione di diverse linee tra cui quelle tra Ankara ed Eskisehir, Ankara e Konya ed Eskisehir e Konya, hanno di molto abbattuto i tempi di percorrenza e l’affidabilità del trasporto ferroviario ed ulteriori benefici si attendono dal completamento del collegamento tra Ankara ed Instanbul, di gran lunga a più alto potenziale commerciale.
Il mercato ferroviario degli armamenti e delle opere civili ha attratto moltissime aziende estere tra cui anche molte italiane che, dalla progettazione degli interventi alla realizzazione delle opere e alla fornitura, si stanno rapidamente insediando nel Paese.
D’altronde, la Turchia beneficia e sta con profitto utilizzando i fondi europei stanziati per la infrastrutturazione e i trasporti dal programma I.P.A. che ha messo a disposizione importanti risorse per i Paesi nella fase di preadesione.
Infatti nel quinquennio 2007-2011, la Turchia ha beneficiato di uno stanziamento di 398.894,111 milioni di Euro cofinanziati da Bruxelles per l’85% e che sono stati utili allo sviluppo ed implementazione dei progetti ad alta velocità e di diverse stazioni.
Oltre che il livello degli investimenti curato centralmente dalla TCDD, vi sono inltre diverse opportunità offerte dalle Municipalità turche alle quali è demandato il compito di organizzare e realizzare le infrastrutture a livello locale: sono molti i progetti in corso di realizzazione o già pianificati per migliorare o creare servizi di metropolitana sia di superficie che sotterranea.
Considerando la peculiarità delle lavorazioni collegate con le attività di realizzazione ferroviaria e il grande mercato apertosi, le società turche sono in costante ricerca di partners internazionali capaci di vantare qualificazioni ed esperienza specifica nel campo: ciò è vero soprattutto nel settore del segnalamento ed elettrificazione che propone ottime opportunità per le aziende italiane specializzate.
In ultimo, deve sicuramente darsi nota del processo di liberalizzazione che si sta compiendo in questi mesi in campo ferroviario: infatti, la rete si sta aprendo ad altri operatori diversi dall’impresa di stato truca e ciò ha già interessato i maggiori players internazionali, fortemente interessati ad un mercato potenzialmente molto vasto e in crescita.
PECOB: Portal on Central Eastern and Balkan Europe - University of Bologna - 1, S. Giovanni Bosco - Faenza - Italy
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