Martedì 30 ottobre si è tenuta presso la Scuola di Scienze Politiche dell'Università di Bologna, sede di Forlì, una conferenza internazionale dal titolo Slovenia e Croazia a confronto: prospettive di uscita dall'attuale crisi economica. L'evento, organizzato dall'Istituto per l'Europa centro-orientale e balcanica (IECOB), dal corso di laurea magistrale MIREES e dalle associazioni economiche ASCER (italo-croata) e ASSER (italo-slovena), ha visto la partecipazione di alti funzionari ministeriali della Croazia e della Slovenia, nonché dei rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano.
Tra i relatori, il Console generale sloveno a Trieste e già Ministro degli Esteri Dimitrj Rupel, la prima segretaria adetta all'economia e alla politica dell'Ambasciata croata a Roma, Mirjana Matanic, e Sani Ljubuncic, il responsabile della cooperazione internazionale, investimenti e sviluppo presso il Ministero croato dell'imprenditoria e artigianato.
La proficua giornata ha avuto inizio con una serie di appuntamenti individuali tra gli imprenditori della provincia di Forlì-Cesena e gli illustri ospiti, per conoscere le possibilità e prospettive di investimento nei due paesi.
La conferenza, aperta dal Presidente delle Camere di Commercio Miste Pietro Baccarini, ha offerto diversi e innovativi spunti di riflessione su vari temi.
Il Console sloveno Rupel ha attribuito la causa della crisi in Slovenia ai tradizionali schemi mentali e politici ereditati dall'epoca socialista. Secondo il sociologo e politico sloveno, la crisi andrebbe direttamente affrontata e gestita di modo che la modernità e la democrazia prevalgano. A tal fine, la Slovenia necessita di un miglioramento della qualità dell'educazione attraverso la creazione di università e scuole nuove, un approccio diverso alla cultura e ai media, nonché il ricambio delle élites politiche.
A seguito dell'intervento del rappresentante sloveno, Mirjana Matanic, prima segretaria adetta alla politica e all'economia dell'Ambasciata croata in Italia, ha deliziato i presenti con una breve presentazione sulla Croazia. Il pubblico ha così avuto modo di conoscere alcuni dati sull'andamento economico del paese, prossimo all'entrata nell'Unione Europea.
Il secondo ospite croato, Sani Ljubuncic, ha invece parlato delle possibilità di investimento in Croazia. In qualità di responsabile della cooperazione internazionale, investimenti e sviluppo presso il Ministero dell'imprenditoria e artigianato, il relatore ha individuato con chiarezza alcuni vantaggi che la Croazia offre agli investitori, tra cui l'infrastruttura, l'alto potenziale logistico, la strategica posizione geografica, lavoratori altamente qualificati e importanti misure fiscali recentemente promosse dal Governo.
A conclusione degli interventi si è aperto un vivace dibattito, condotto dal professor Stefano Bianchini e dall'avvocato Alberto Amati, al quale hanno preso parte studenti, imprenditori e altri interessati.
PECOB: Portal on Central Eastern and Balkan Europe - University of Bologna - 1, S. Giovanni Bosco - Faenza - Italy
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