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by Lorenzo Ferrari, Michele Tempera
Negli anni successivi al crollo dell’Unione Sovietica il settore agricolo della Repubblica di Bielorussia ha sperimentato un forte declino di produttività in virtù, principalmente, di due elementi. In primo luogo un drammatico decadimento del livello di investimenti provenienti da Mosca ed in secondo luogo l’interruzione del flusso di risorse e materie prime scambiate con le altre repubbliche sovietiche nell’ambito del Comecon. Nel 1992 il settore primario contribuiva ancora per il 22.9% al totale del PIL bielorusso mentre negli anni immediatamente seguenti si è dovuta registrare una contrazione di circa un terzo, fino al raggiungimento di una quota pari al 7.4% del PIL nel 2007. Questa dinamica ha rappresentato un fisiologico processo di correzione della struttura economica del paese, indicando nel contempo l’avvio di un moderato percorso di urbanizzazione tuttora in corso.
Original title: Bielorussia, il settore agricolo e la progressiva apertura dell’economia